LA CONSAPEVOLEZZA PER IL FIBROMIALGICO

La parola consapevolezza è divenuta ormai parola abbastanza comune, l’avrete letta o sentita nominare almeno una volta.  Parola usuale, ma difficile da capire solo leggendo un articolo e il più delle volte, anche concentrandoci per bene leggendo fino alla fine, non abbiamo capito cos’è.cropped-farfalla2.jpeg

E’ un po’ come spiegare a parole un’essenza o un profumo, solo i grandi esperti del ramo possono avvicinarci ad una possibile comprensione, perché in realtà non si può spiegare. La consapevolezza fa parte di quel mondo di immagini odori suoni e percezioni che non si possono comprendere se non con la sperimentazione.

E ben venga,a mio avviso, che esista ancora un mondo così, misterioso e tutto da scoprire, che non si può descrivere a parole! 🙂

La consapevolezza ha più livelli, che partono dal piano fisico fino a livelli più profondi. Il primo è essere presenti a se stessi, vivere tenendo sempre ben vigile il nostro compagno di viaggio, il nostro corpo.

Un corpo così, risvegliato, vive in pieno sensazioni emozioni e azioni ed  è sempre consapevole di ciò che gli accade, non come semplice strumento, ma un tutt’uno con ciò che vive.

A cosa serve vivere così?armonia

Per un fibromialgico, in modo particolare, è essenziale vivere in un corpo risvegliato, poiché esso prima di tutti è il diretto interlocutore dei nostri disturbi. Facciamo un esempio, se al lavoro sentiamo che una determinata postura o stazione è dolorosa per noi o ci crea tensione, automaticamente faremo qualcosa per correggerla, così come se stiamo parlando con una persona aggressiva o sgradevole, subendola, il corpo ci indicherà l’aumentare della nostra tensione e sceglierà una gentile via di fuga.

Di situazioni “pesanti” per un fibromialgico ce ne sono tante  e posso elencarne alcune, anche se non sono sufficienti : stare seduta su una sedia scomoda e rigida per più di 2 ore, stare in piedi forzatamente per una lunga fila d’attesa, trascorrere una cerimonia formale lunga e noiosa solo perché si è costretti, fare un lungo viaggio in macchina, subire la presenza di persone negative e problematiche.

Con questo, sia ben chiaro, non voglio dire che dobbiamo imparare ad essere egoiste o insensibili, o a non essere più disponibili per nessuno, perché siamo tutt’altro che persone non altruiste. Più conosco persone affette da Fibromialgia e più vedo quanto la cosa che ci accomuna al contrario sia la sensibilità.

Siamo ipersensibili a tutto, agli umori degli altri, al clima, ai cambiamenti, ai grandi e piccoli eventi. Proprio per questo dico che prenderci cura di noi stessi è anche evitare tutte quelle situazioni che ci stressano, imparando a dire di NO, un no secco e chiaro. Un po’ come prendere una medicina. Io personalmente non prendo farmaci o integratori, ma ho imparato a dire SEMPLICEMENTE NO . E col tempo gli altri comprendono.

Vi assicuro che questo “No” calmo e deciso, è molto più efficace di tutti i vani tentativi che facciamo per spiegare a parole il nostro stato! E’ un NO per dire non posso, non ce la faccio, non ho l’energia per affrontarlo e anche se ce l’avessi ne subirei dopo le conseguenze, ho bisogno d’altro per stare Bene.

Vivere con consapevolezza, significa dunque allenare il nostro corpo, che è un tutt’uno con pensieri emozioni e sensazioni, a sentire e percepire situazioni di stress, per reagire ad essi in maniera positiva per noi. Questo non significa che durante la giornata dovremo sempre stare lì a pensare e concentrarci su di esso, ma lavorare anche pochi minuti al giorno per innescare un meccanismo spontaneo e automatico che ci consentirà di correggerci naturalmente. Gli esercizi corpo mente che lavorano sulla percezione corporea servono a costruire questo meccanismo di difesa in noi, che se non c’è, fa diventare ogni altro esercizio pesante, inefficace o addirittura doloroso.

Potete intraprendere qualsiasi attività fisica anche se etichettata come “dolce” o soft, ma senza la consapevolezza essa non lo sarà affatto.capitolo-consapevolezza

Questo perché nessuno, nemmeno un insegnante di Yoga o di altre tecniche dolci potrà mai capire cosa provate e quali esercizi possano essere pesanti per voi in quel determinato momento. Anche gli esercizi del mio manuale possono diventare dolorosi in questo senso, poiché la consapevolezza è qualcosa che potete sviluppare gradatamente solo facendo i conti con il vostro corpo.

Io stessa ci sono giorni in cui riesco a compiere solo esercizi di respirazione statica, perché magari in quella giornata, carica di umidità, ho dolori dappertutto e qualsiasi altro movimento sarebbe deleterio. Diventiamo pazienti con noi stessi, impariamo a rispettarci e a non forzare mai, spronarci si, ma non sforzarci.

Ricordiamoci sempre che IL NOSTRO CORPO E’SANO.

Le contratture, i dolori, le infiammazioni non sono mai irreversibili, si spostano, vanno e vengono, ma non sono irreversibili, se non siamo noi a permetterlo. La causa dei dolori è nel nostro Sistema Nervoso centrale e periferico, ma il nostro apparato muscolare è sano. Se agiamo su di esso allenandolo a stare bene esso invierà i suoi segnali positivi al Cervellone centrale attraverso i propriocettori e il sistema circolatorio e nervoso periferico. Tutto è unito e scambievole in noi, così come il pensiero, se mandiamo pensieri o parole positive avremo riscontri in egual misura su di noi.

Se avete voglia di approfondire questo tipo di allenamento troverete gli esercizi sul mio testo “FIBROMIALGIA LA SCIA TRASPARENTE” Morlacchi editore.

copertina

“Fibromialgia” il manuale pratico

 

A presto…. con gli audio video degli esercizi guidati .

GIOVANNA  😉                  

 

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